Negli ultimi anni si discute sempre più spesso di strategie per ridurre i consumi energetici e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Purtroppo i cambiamenti climatici, ogni giorno più repentini e drastici, rappresentano una testimonianza evidente.
In ambito edile, una delle soluzioni più significative e concrete è sicuramente l’isolamento termico.
Questo concetto comprende tutte le soluzioni tecnologiche e costruttive finalizzate ad ottenere un ambiente termicamente confortevole tutto l’anno, riducendo le perdite di calore verso l’esterno durante l’inverno e l’ingresso del calore in casa d’estate.
Nel corso dell’ultimo decennio, le normative in tema di riqualificazione energetica hanno fissato di volta in volta rigide regolamentazioni per gli edifici (nuovi o esistenti) con l’obiettivo di ridurre al minimo la quantità di energia necessaria per il riscaldamento e la climatizzazione.
Il miglioramento energetico rappresenta un evidente vantaggio economico ed ambientale:
Con interventi mirati all’isolamento termico dei muri (interni ed esterni) e alla sostituzione degli infissi, si possono ridurre i costi mensili di riscaldamento e raffrescamento fino al 50% con un risparmio che può arrivare oltre i 3.000 euro annui sulla spesa per famiglia.
In aggiunta, le detrazioni fiscali previste per questa tipologia di intervento possono arrivare fino al 65% della spesa sostenuta, riducendo sensibilmente i tempi di recupero dell’investimento.
Negli edifici si previene la formazione di muffe in quanto le superfici interne delle pareti restano calde e asciutte.
Ambiente interno confortevole in ogni stagione senza ricorrere agli impianti.
Queste soluzioni costruttive offrono grande varietà di sistemi che permettono di realizzare richieste architettoniche particolari o mantenere intatte le architetture già esistenti.
Il sistema a cappotto consente di ottenere una straordinaria varietà di forme, colori e design per le decorazioni interne ed esterne.
In caso di compravendita immobiliare, edifici isolati termicamente risultano particolarmente richiesti. L’immobile, così, acquisterà una migliore valutazione di mercato.
Il ciclo di vita dei sistemi di isolamento è molto lungo e garantisce un’ottima prestazione. Se posato a regola d’arte e con una manutenzione ordinaria effettuata da installatori certificati, si stima abbia una durata intorno ai 35/40 anni.
Questo promemoria servirà da stimolo per chi, abitando in edifici tradizionali, non è a conoscenza della dispersione termica che, proprio attraverso i muri, favorisce il maggiore dispendio energetico.
Inoltre sarà necessario, per iniziare una coibentazione ad hoc, informarsi attentamente riguardo peculiarità, varietà e componenti dei termoisolanti, in modo tale da poter fare la scelta più appropriata in base alle necessità.
La coibentazione riguarda pareti e copertura, di conseguenza è fortemente influenzata dalla tipologia costruttiva dell’immobile, dall’esposizione e il clima del luogo in cui è stata edificata la casa.
Riguardo le pareti esterne di edifici già esistenti, bisogna capire la natura dei muri e considerare l’estetica dell’edificio, se ha pregio storico o è sottoposto a vincolo.
Qualora fosse impossibile intervenire dall’esterno sarà necessario operare all’interno applicando pannelli.
Per le mansarde o i locali all’ultimo piano si interviene sulle tettoie o coperture (dove la dispersione di calore è maggiore).
Se è inclinato il tetto ventilato risulta la soluzione migliore.
Nel caso in cui la copertura è piana (le dispersioni termiche saranno maggiori) verrà associata, ad uno strato di coibentazione esterna, una controsoffittatura interna.
Si applicano su tutta la parete pannelli isolanti ricoperti da uno spessore di finitura protettiva realizzato con particolari intonaci:
Alternativa al “cappotto” ma con un inferiore potere coibente, applicato in casi in cui l’isolante non sia compatibile con i caratteri estetici e tecnologici delle facciate:
Particolare rivestimento delle pareti, prevede l’applicazione sulla superficie esterna dell’edificio di pannelli staccati dalla struttura. Si formerà così un’intercapedine in cui ci sarà una circolazione naturale dell’aria:
Speciali pannelli isolanti di spessore ridotto si incollano con una malta specifica direttamente sulle pareti interne dell’appartamento.
Meno diffuso ma utile in centri urbani dove non è possibile effettuare lavori esterni, infatti viene preferito quando non si può operare in facciate o l’edificio presenta un numero notevole di volumi sporgenti.
Per scegliere l’isolante termico è necessario considerare il contesto e il luogo dove sarà applicato: intercapedini, superfici orizzontali (tetti o pavimenti), verticali (pareti interne o esterne), oblique (tetto spiovente o sottotetto).
Secondo gli scopi di impiego si analizzeranno determinate caratteristiche per valutare la coibentazione più adatta alle proprie esigenze:
Gli isolanti si possono suddividere in varie categorie secondo le forme e le caratteristiche:
La lana di pecora è la più conosciuta ma la meno utilizzata tra i modelli sopracitati, in quanto è la meno versatile.
Composti a base chimica, quindi poco sostenibili data la difficoltà di riciclo:
Preferiti negli esterni, per facciate ventilate e ponti termici.
Di origine naturale, da materie prime rinnovabili:
Indicati per cappotti esterni ed interni, pareti divisorie, controsoffitti e strutture in legno e muratura. Preferiti in tutte le situazione in cui il materiale è a diretto contatto con l’ambiente domestico per le elevate caratteristiche atossiche e l’indiscusso valore termoacustico.
Materiali di origine naturale, per cui rinnovabili, soprattutto ricavate da rocce:
Utilizzati per cappotti, facciate e coperture ventilate.
Ottime soluzioni quando l’abitazione presenta infiltrazioni o troppa umidità.
Quindi è vero che la coibentazione va progettata attentamente scegliendo i materiali con particolare cura. Ma è altrettanto vero che sono investimenti a lungo termine in valori sicuri: la proprietà è energeticamente efficiente e di conseguenza aumenta di valore.
Attraverso queste accortezze si contribuisce alla riduzione della dispersione termica, di sostanze nocive inquinanti e dei costi energetici, ottenendo anche un maggiore comfort abitativo. Ragion per cui ne beneficiano tutti: il clima, l’ambiente e la qualità della vita.